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La valutazione della personalità in ambito giuridico mediante il test PAI Personality Assessment Inventory

Nei diversi contesti giudiziari spesso per rispondere ai quesiti proposti dal giudice vengono disposte delle valutazioni psicodiagnostiche finalizzata a fornire un parere clinico o diagnostico legato alla valutazione della personalità. Tanti sono gli ambiti nei quali il giudice può fare questo tipo di richieste come ad esempio la valutazione della personalità dei due genitori in caso di separazione, l'imputabilità di un individuo che ha commesso un reato come pure la valutazione della capacità di intendere e volere. Sia per gli adulti che per i minori eseguire una valutazione psicodiagnostica è di fondamentale importanza per valutare ad esempio il danno biologico o il danno esistenziale di fronte a situazioni in cui l'individuo è stato esposto a uno o più eventi traumatici.

La Valutazione Psicodiagnostica consiste in un percorso che permette allo psicologo di valutare attraverso colloqui clinici e test specifici, aspetti intellettivi, strutturali della personalità, le difficoltà psicologiche, i disturbi psicopatologici e le risorse di un individuo, in altri termini il funzionamento psichico globale, al fine di fornire un parere clinico/diagnostico strategicamente orientato a rispondere ai quesiti posti dal giudice.

In ambito giudiziario l'assessment psicodiagnostico permette mediante un metodo scientifico-statistico di effettuare valutazioni obiettive e tutela il soggetto valutato dal ricevere interpretazioni del tutto soggettive da parte del consulente del tribunale.

In questi contesti tuttavia il grado e il tipo di disponibilità a collaborare da parte del soggetto che viene sottoposto a valutazione può essere influenzato da diverse variabili che riducono di fatto la attendibilità degli strumenti di valutazione che si possono impiegare.

L’alterazione dei risultati può essere attribuita a motivazioni inconsapevoli da parte del soggetto ma pure anche tentativi di simulazione che permettono poi hanno soggetto di ottenere benefici da alcuni risultati piuttosto che da altri: il malingering È un fenomeno molto studiato in letteratura tanto da essere oggetto di attenzione di gran parte di coloro che strutturano test al fine di poter ottenere dei risultati attendibili delle caratteristiche oggetto di valutazione.

La simulazione può essere in senso negativo come pure in senso positivo a seconda della natura del quesito proposto dal giudice. Alcuni possono esagerare i propri sintomi per ottenere dei vantaggi economici, altri possono dissimulare caratteristiche socialmente accettabili per evitare provvedimenti negativi.

Oltre al test MMPI-2 o MCMI III (2009) È possibile rispondere alle esigenze del tribunale attraverso un nuovo strumento di valutazione forense: il Personality Assessment Inventory – PAI (Morey, 1991,2007; adattamento italiano 2015) Ehi sì propone come un self report della personalità adulta che permette la valutazione articolata di diversi costrutti clinici.

Questo test, strutturato e standardizzato negli Stati Uniti, su un campione ampio di soggetti fra i 18 anni di età e l'età adulta, è molto impiegato nell'ambito forense in particolare per quanto riguarda la valutazione dell'anti socialità o dei problemi legati all'assunzione di sostanze.

Tante rassegne hanno esaminato il funzionamento del test nella pratica clinica e forense e hanno reputato questo strumento buono dal punto di vista psicometrico un buon descrittore delle diagnosi del DSM discriminando con facilità gruppi forensi specifici.

Il PAI sembra abile nell’identificare comportamenti ostili o fortemente psicopatologici, ma anche l’abuso di sostanze. Questo strumento sembra efficace nei casi di diritto civile circa separazioni coniugali e custodia dei bambini, sia penale per la valutazione dell'incapacità e della patologia mentale.

Nell'ambito del master questo strumento viene presentato con dovizia di particolari relativamente a tutte le scale cliniche, interpersonali, di validità e supplementari, in particolar modo quelle che vanno a valutare i tentativi di simulazione di disturbi mentali e la tendenza a rispondere in maniera difensiva o distorta.

Photo Credit @Andrea Piacquadio