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Test di Rorschach (Metodo R-PAS)

Formazione Rorschach: perché passare al sistema R-Pass?

In ambito Rorschach, sono stato un docente del Sistema Comprensivo (SC) di Exner sin dal 2007 subito dopo la pubblicazione delle prime norme italiane sul reattivo test. Venivo da una formazione Rorschach di tipo psicodinamico e da una formazione Rorschach sul SC seguita negli States nel 2003. Proprio questa formazione mi permise di superare l’idea del Rorschach come test proiettivo, cominciando a percepirlo come test di performance, dotato di norme e di tutto il necessario per renderlo una misura nomotetica. Dall’epoca ho sempre utilizzato il SC di Exner nella pratica clinica e peritale, insegnando il sistema a più di 100 corsi, in ambito pubblico e privato. Negli ultimi anni ho sentito l’esigenza di un aggiornamento in quanto il SC di Exner era rimasto sostanzialmente immodificato dalla morte del suo fondatore (Exner è deceduto nel 2006). Alcune variabili risentivano del tempo e dell’assenza di ricerca specifica aggiornata e per questo da due anni ho deciso di passare al sistema R-Pass. Come per il sistema di Exner sono stato un precursore, ora seguito da molti colleghi.

Fortunatamente la mia scelta trovo supporto anche in letteratura. Di recente, infatti, il Journal of Personality Assessment ha chiesto ad un team di esperti di collaborare al fine di trovare un punto di incontro e decidere quale sia il ruolo del Rorschach nel contesto dell’assessment “evidence-based,” di natura clinica e forense. L’aspetto innovativo di questo progetto è che tali esperti sono noti alla comunità scientifica per avere sostenuto, in passato, tesi diametralmente opposte relativamente all’utilità e alla validità del test di Rorschach. La conclusione a cui è arrivato questo team è che l’utilizzo del test di Rorschach è appropriato e difendibile nei contesti forensi se si utilizza il metodo RPAS.

Gli stessi sostengono, infatti, che non sia corretto né difendibile l’utilizzo di sistemi psicodinamici – qualitativi, e reputano analogamente inopportuno anche l’utilizzo del sistema Comprensivo di Exner, a meno che non si applichino le modifiche introdotte al test dall’ R-PAS.  Queste le loro parole: “We also caution against the use of Rorschach systems that do not have substantial evidence of representative norms, reliability, and validity. For example, the Scuola Romana Rorschach (http:/www.scuolaromanarorschach.it/), or interpretation of the CS without using the international norms (Weiner et al., 2019) and limiting interpretation to valid CS variables.” (Viglione et al., 2022; p. 158).

Questa pubblicazione rappresenta una pietra miliare per la comunità scientifica, perché - per la prima volta nella storia del test - i “sostenitori” e i “detrattori” del Rorschach hanno lavorato assieme per arrivare ad una conclusione condivisa, individuando il modello “evidence-based” migliore per il lavoro clinico e peritale. Il metodo R-Pass rappresenta quindi attualmente la migliore scelta possibile per la somministrazione e interpretazione del test in ambito clinico e peritale.  

Di certo il mio passaggio al metodo R-Pass non è stato semplice, ma non potevo non rispettare il principio deontologico che “lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale” (art. 5). In altre parole, incidendo profondamente sulla vita delle persone attraverso le nostre valutazioni, non possiamo permetterci di utilizzare tecniche obsolete che conducono a risultati opinabili in quanto basati su risultati di ricerca inconsistenti o inattendibili.

Per la formazione sul Rorschach secondo il sistema R-Pass abbiamo scelto il Prof. Luciano Giromini, massimo esperto italiano della metodologia R-Pass.